Ci troviamo nel comune di Gaiole in Chianti, a sud del territorio riferibile alla denominazione Chianti Classico DOCG.

Dopo un tempo che non mi è mai sembrato tanto lungo a passare, riesco finalmente a muovermi verso la piccola, ma non meno pregevole, realtà di Monterotondo, azienda vitivinicola di proprietà di Saverio Basagni.

Ci accoglie sorridente il padre Enzo e ci intrattiene mentre Saverio è indaffarato in alcuni lavoretti di manutenzione in cantina. Mi guardo intorno, inspiro a pieni polmoni e mi entra dentro un’aria familiare, supportata dalla percezione di trovarmi in un contesto puro e artigianale.

NASCITA DI MONTEROTONDO…

La famiglia Basagni ha origini fiorentine. Il nonno alla fine degli anni Cinquanta, nella secolare casa colonica di proprietà istituisce l’agriturismo, dove ancora oggi ci sono 4 camere e la cantina di vinificazione, nonché l’abitazione di Saverio e di sua moglie Fabiana. Saverio frequenta questi terreni già in tenera età, ma negli anni Novanta, in virtù dell’eredità paterna e dopo aver completato gli studi di Agraria all’università di Firenze, lascia definitivamente la sua città di origine, per trasferirsi in campagna.
Chianti Classico
Appena arrivato spianta i 5ha a vigna di proprietà – lasciandone solo uno- perché ritiene che le piante presenti non siano atte a realizzare prodotti di qualità; successivamente  reimpianta 3ha, per un totale odierno di 4ha di proprietà, mantenendo intatte le varietà locali: sangiovese, canaiolo, colorino, malvasia del Chianti e trebbiano.
L’azienda conta inoltre di 2ha coltivati ad uliveti.
Quella realizzata da Saverio è una realtà cucita su di sé: un abito sartoriale da perfetto vigneron chiantigiano.

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Come ci racconta, i primi periodi sono stati duri, dovendo “rimodellare” l’azienda e costruire al contempo un’abitazione vera e propria per la famiglia.

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Suo padre i primi tempi conferisce alla cantina sociale – Chianti geografico – e tutte le uve sono finalizzate a quella destinazione.  Saverio stesso nei primi tempi della sua avventura, continua a conferire le uve, ma non avendo più stimoli a caricare e scaricare cassette d’uva, decide di mettersi in proprio e con il nuovo millennio inizia ad imbottigliare.
Il meticoloso lavoro fatto negli ultimi quindici anni, sta portando molte soddisfazioni a Saverio, che non essendo vignaiolo “mediatico” è anche poco conosciuto, sia dagli addetti ai lavori che dagli appassionati, ai quali tuttavia mi sento spassionatamente di consigliare di andarlo a trovare nella sua piccola azienda bomboniera.
Una produzione annua di circa 20000 bottiglie, suddivise in 3 etichette diverse.
Un vino bianco, il “Sassogrosso” da Malvasia e Trebbiano e due Chianti Classico DOCG “Vaggiolata” e la riserva “Seretina” che escono con un anno di ritardo rispetto al disciplinare, dato che Saverio, coraggiosamente ed intelligentemente, non li ritiene pronti da subito.
Monterotondo Chianti Classico
Sono vini dotati di un animo grande, energici, carnosi, austeri, che con gli anni virano verso una setosità ed una grazia davvero fuori misura, il che mi fa urlare al mondo come possano non stare alla pari di tanti altri vini molto più blasonati.
Bravo Saverio!
Monterotondo
loc. Monterotondo 12
Gaiole in Chianti